Libertà dell' informazione


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Storia dell'origini della libertà di parola(Tutela costituzionale del diritto dell’informazione)

Il diritto dell’informazione e di manifestazione della parola trova il primo riconoscimento nelle Carte Costituzionali rivoluzionarie liberali. Il costituzionalismo liberale esalta il carattere individualistico della libertà di parola e di opinione, l’abolizione della censura e l’esaltazione della libertà di stampa, segnano una delle conquiste più significative nell’epoca liberale. Nel 1789 in Francia, con la “ Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino”(), prima dichiarazione post rivoluzionaria, nelarticolo 11 , viene messo nero su bianco una nuova forma di equilibrio tra lo stato, finora censorio e autoritario, e il cittadino voglioso di affermare la propria libertà di opinione.Le idee illuministiche che pervasero la rivoluzione francese e quindi anche i personaggi che scrissero le dichiarazioni stabilirono una netta divisione con il sistema di governo precedente. Le libertà personali furono il fulcro principale della nuova epoca repubblicana, la “ Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino” nell’articolo 11 sanciva una piena libertà del pensiero e di opinioni, queste potevano essere in forma orale, scritta, stampata. Dopo due anni nel 1791, i padri costituenti americani redassero la Carta Costituzione, ancora in vigore, ed espressero nel I emendamento la divisione netta tra il potere legislativo e la sfera privata di ogni cittadino. Il congresso statunitense stabilì che non ci fosse nessuna intromissione con una legge specifica che limitasse la libertà di parola o di stampa, di culto o il diritto di riunione pacifica.