La libertà di manifestazione di pensiero e di parola
La libertà
di manifestazione di pensiero e di parola si crea da un bisogno
umano intrinseco di manifestare con tutti gli strumenti legittimi, le proprie esigenze e di di
equilibrare il rapporto di forza con il potere politico.
Le libertà di manifestazione di pensiero possono essere ricomprese in un amplio ventaglio di diritti
e libertà naturali e si esprimono con varie libertà, tutelate dalle Carte
costituzionali, espressione delle democrazie liberali, architrave di uno stato di diritto.
La manifestazione del pensiero in tutte le sue forme è un concetto nato con l'evoluzione dello stato
liberale, da qui il profondo legame con gli stati che tutelano il pluralismo ideologico e
l’alternanza politica. Con la possibilità, legittimata dalle costituzioni, di essere in disaccordo
con la classe dominante, estendendo il diritto di cronaca, di critica di satira… a tutti quelle
persone che sono in dissenso con l’ordine costituito.
Questi diritti si possono elencare in libertà di espressione, libertà di cronaca, libertà di
critica, libertà di satira, libertà di essere informati.
Possiamo comprendere queste legislazioni contemporanee in tendenze comuni, in vari punti:
- La libertà di espressione viene compresa tra i diritti inviolabili.
- La libertà di espressione, di manifestazione del pensiero viene tutelata sovra nazionalmente grazie alle organizzazioni internazionali.
- Le libertà di espressione sono presenti nelle costituzioni e sono inserite trai principi non rivedibili
- La libertà di espressione comprende la libertà di religione, di libero insegnamento e libera ricerca e la libertà di riunione pacifica.
- Un graduale abbandono di tutte quelle forme censorie da parte degli Stati che limitavano le libertà di espressione.